Chiese circolari dei secoli XVI-XXI
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Il Tempio dell'Incoronata a Lodi(ottagonale)-XV sec. Vedi nostra scheda.
Cremauno.jpg (12493 byte) S.Maria della Croce a Crema(CR) (mista), XV sec.- cliccare sul titolo per leggere la scheda

 

Chiesa di Santa Maria della Pace - Massa Martana (PG) Fuori dalle mura, in direzione di Bastardo, sulla destra si erge la Chiesa di S. Maria della Pace, edificio rinascimentale a pianta ottagonale, con una alta cupola affrescata nel XVII secolo. http://www.umbriaonline.com/article_26.phtml (foto)

 

Chiesa di S.Ercolano (Perugia). Attraverso le famose Scalette di S. Ercolano,si giunge a questa  Chiesa omonima, eretta nel punto in cui fu decapitato S. Ercolano, Vescovo della città che si oppose strenuamente all'invasione dei Goti. La chiesa, a pianta ottagonale, si appoggia all'antica cinta muraria ed è sostenuta da una serie di arcate cieche che si aprono sulle pareti; una doppia scala di epoca barocca conduce fino al portale a tutto sesto;  L'interno rivestito in stile barocco è caratterizzato da un altare maggiore costituito da un sarcofago tardo romano buccellato con le spoglie del santo.Più mausoleo che chiesa,era sormontata un tempo da una seconda chiesa demolita nel XVI sec. (foto tratta da  grifovunque.com/ pg/umbria04.html)

s.pietro-in-mOntorio.jpg (13700 byte)Tempietto di Donato Bramante (in S.Pietro in Montorio) Roma- XVI sec.

L'armonico edificio fu eretto nel 1502 nel cortile della chiesa di S.Pietro in Montorio, fondata nel IX secolo sul luogo in cui si riteneva, sbagliando, che fosse quello della crocifissione di S.Pietro. Ai tempi della costruzione della chiesa attuale (XV sec.), la leggenda era ancora in auge. Addirittura, nel tempietto stesso c'è una pietra sul pavimento,che 'contrassegna' il punto dove sarebbe stata piantata la croce su cui venne crocifisso l'Apostolo.Veduta-aerea-san-Pietro-in-.jpg (14824 byte). L'edificio circolare al centro è il Tempietto del Bramante. Ci troviamo in zona 'Gianicolo', il colle che presenta una sabbia ambrata,dorata, da cui il nome 'mons aureus' (divenuto Montorio).Links: http://mp_pollett.tripod.com/vatic32i.htm e http://www.romaspqr.it/ROMA/Chiese-rinascimentali/san_pietro_in_montorio.htm

chiesa103.jpg (36361 byte)Chiesa di San Bernardo alle Terme (Roma) sec. XVI.  Fu costruita in onore di San Bernardo (da Clairvaux). La dizione "alle Terme" si riferisce alle Terme di Diocleziano(costruite nel 298 d.C. e finite nel 305 d.C.): una delle sue torri, la rotonda dell’angolo occidentale del corpo esterno, fu trasformato nel 1598 nella chiesa di San Bernardo per iniziativa di Caterina Sforza, contessa di Santa Fiora, che acquistò il sito dai certosini di Santa Maria degli Angeli e la donò ai Cistercensi, che tutt’ora la officiano.E' singolare il suo aspetto, un enorme corpo cilindrico, derivante dal fatto che fu fondata all'interno di uno dei quattro grandi torrioni del muro perimetrale delle terme di Diocleziano, la cui smisurata ampiezza appare evidente dal fatto che l'altro torrione superstite adesso ingloba la casa del Passeggero, su via del Viminale. La cristianizzazione di questa zona periferica della città, e dell'enorme monumento pagano, iniziata con la creazione di S. Maria degli Angeli nel 1564, nel corpo centrale delle Terme, prosegue quindi per iniziativa di Caterina Sforza di Santafiora, nel 1598 con la sistemazione dell'attuale chiesa e con un annesso monastero di frati certosini. L'interno, a pianta circolare, è coperto da una cupola del diametro di 22 metri, a cassonetti ottagonali che via via si riducono verso l'oculo circolare al sommo della cupola, con un effetto complessivo che ricorda molto quello del Pantheon. Sono da ammirare, in otto nicchie lungo il perimetro della rotonda, altrettante statue in stucco dello scultore Camillo Mariani (c. 1600), validi esemplari di quello stile che è stato definito "manierismo internazionale", e che tanto spesso è stato messo in ombra dai successivi capolavori della statuaria barocca. Nella cappella di S. Francesco, a destra del presbiterio, il monumento funebre del pittore tedesco Federico Overbeck (1869), che fu il capofila dell'importante movimento pittorico dei "Nazareni", artisti che ambivano a ripristinare la purezza dello stile pittorico del quattrocento italiano, e che hanno operato soprattutto in Roma.(testo e foto tratte da http://www.viavenetoroma.it/it/chiese/DettaChiese.asp?id=103)Altre bellissime immagini  http://www.romeartlover.it/Vasi127b.htm#Today (SI RINGRAZIA G.COLUZZI PER LA SEGNALAZIONE).

 

Santa Maria Liberatrice ad Ancona (XVI secolo) scampata alla grande frana del 1982, che vide sprofondare verso il mare un intero quartiere. La chiesa sorse in seguito all'epidemia di peste per volere del popolo, con l'intento di ringraziare la Madonna per aver fatto cessare la pestilenza ("Liberatrice", deriverebbe proprio da questo fatto). In loco vi era un edificio di culto risalente al XIII secolo, L'interno è costituito da un'unica aula circolare trilobata e rimane l'unico esempio superstite di edificio sacro cinquecentesco di Ancona, tra l'altro risulta essere la più piccola chiesa aperta al pubblico in città. Segnalazione della sig. ra Oria Gianfelici (luglio 2017), che ringraziamo. NEW Luglio 2017
maddalena_Venezia.jpg (12275 byte) Chiesa della Maddalena (VENEZIA-Cannaregio) XVIII sec. nelle forme attuali ma risalente al XIII sec. Ne abbiamo parlato nel nostro servizio su "Venezia insolita" (sezione 3).
E'una singolare chiesa veneziana  a schema planimetrico centrale e pianta perfettamente circolare conclusa da cupola, è uno dei più lucidi esempi di architettura neoclassica veneziana (ma, per la sua concezione laicamente ispirata al modello romano del Pantheon, non andò esente da forti critiche); l’ingresso, preceduto da una breve scalinata, è affiancato da 4 colonne ioniche sostenenti l'architrave e il timpano triangolare. Sulla parete esterna. della zona absidale è inserito un bassorilievo marmoreo della 1^ metà del' 400 raffigurante la Madonna col Bambino e santi. L'INTERNO è esagonale, con 4 cappelle laterali inquadrate da archi a tutto sesto e presbiterio quadrato sviluppato in larghezza con 2 esedre; 12 colonne ioniche binate reggono la trabeazione della cupola. .Ha una grande cupola emisferica con lanterna e conserva notevoli tele del '700 al suo interno, tra cui  un' Ultima Cena di Giandomenico Tiepolo e l'Apparizione della Vergine a S. Simone Stock di Giuseppe Angeli. Fu progettata da Tommaso Temanza. La chiesa di S. Maria Maddalena fu eretta nel 1222 dalla famiglia Balbo, e divenne parrocchia. Stabilita nel 1356 la pace tra Genova e Venezia il giorno di S. M. Maddalena, il Senato decretò che, in memoria del fausto successo,  questo giorno si annoverasse tra i festivi. Nel 1701 Francesco Riccardi, allora prete titolato, e poscia pievano, rinnovò la chiesa di cui parliamo. Contemporaneamente crebbe a maggior altezza il campanile, il quale era un'antica torre, posta in riva ad un canale, che fino dal 1398 troviamo interrato, e si denomina ancora «Rio Terrà della Maddalena». Questo campanile nel 1881 venne atterrato. La Chiesa della Maddalena fu rifabbricata dai fondamenti dopo la metà del secolo XVIII sul disegno del Temanza. Nel 1810 cessò d'essere parrocchiale, nel 1820 fu chiusa, e poi riaperta come oratorio sacramentale(fonte: http://venicexplorer.net/tradizione/topos/mmm.html e Guida Rossa del T.C.I. -Vol.5 -Velezia 2005, pag.475, per cortese segnalazione di R. Bicci). L'etimologia della chiesa,Maddalena, il periodo in cui fu edificata(XIII sec.), il fatto che in Venezia vi fosse uno stanziamento dei Cavalieri Templari, la forma circolare (spesso usata come tipologia architettonica dell'Ordine), farebbe pensare ad un loro intervento nella costruzione ma, al momento, le uniche notizie 'concrete' (insieme ad altre ipotesi sulla famiglia Balbo che avrebbe voluto questa chiesa)  sono queste (cliccare).

 

santa maria salute veneice.jpg (48226 byte) Santa Maria della Salute-Venezia secolo XVII

Alla foce del Canal Grande sulla laguna, dal lato opposto a Piazza San Marco, sull'isola della Giudecca, troviamo la Basilica di Santa Maria della Salute, visibile punto di riferimento del paesaggio veneziano, per il suo colore bianco candido e la sua maggiore adesione allo stile classico rinascimentale, che risalta moltissimo nel tessuto cittadino.Fu costruita a partire dal 1631, su progetto di Baldassarre Longhena, per ringraziamento dalla intera cittadinanza di Venezia che, colpita da una micidiale epidemia di peste, espresse alla Madonna il voto di costruire una nuova e bellissima chiesa per favorire il suo aiuto.Venezia mantenne la promessa e costruì una chiesa maestosa e bellissima: sulla pianta centrale a base ottagonale si eleva una imponente cupola in stile veneziano, seguita da una cupola più piccola sul presbiterio ai cui lati si ergono campanili gemelli. Attorno alla cupola maggiore, le caratteristiche volute concentriche in marmo. All'interno un prezioso pavimento in marmi policromi e opere di Tiziano e Tintoretto.Sulla punta della Giudecca troviamo la Dogana, costruita nel XV secolo e ristrutturata nel Seicento, dove venivano controllate tutte le merci provenienti via mare. Costruita in forma triangolare, per richiamare la forma delle prue delle navi, presenta sulla punta protesa verso la laguna una statua raffigurante la Fortuna che governa il mondo, un globo d'oro sorretto da due giganti(fonte: http://www.venicevenezia.com/Venezia/salute.html)
 
 
 

La Rotonda di Rovigo -Il Santuario di Santa Maria del Soccorso -XVI sec.

In questo luogo venne posata la prima pietra del Tempio  il 13 ottobre 1594, per celebrare degnamente una Madonna col Bambino, ritenuta miracolosa, dipinta ad affresco sull'altare di un oratorio che sorgeva appena fuori dal convento di San Francesco.L'edificio è a pianta centrale secondo la tradizione delle chiese dedicate alla Madonna

E' costituito da un corpo ottagonale illuminato in alto da tre finestroni per lato e terminante con un cornicione in pietra e modiglioni, intorno al quale gira nella parte inferiore un portico, pure ottagonale con colonne di ordine toscano (quattro per lato) senza base, collegate da balaustra. L'ampio sottotetto del portico (illuminato da cinque aperture ovali per lato) serviva come granaio della città. Si accede alla chiesa da tre porte, quella centrale è rivolta verso est. Racchiude un ciclo di affreschi interni altamente importanti e che lo qualificano a livello internazionale(vedi http://www.rovigo.net/rotonda.php)

S.Maria-del-Monte.jpg (22814 byte) Santa Maria del Monte (Monte dei Cappuccini) aTorino, secolo XVI. Iniziata nel 1583,per volere del duca Carlo Emanuele I,la chiesa(insieme al complesso conventuale annesso) sorge su  uno dei simboli di Torino,il Monte dei Cappuccini(metri di altitudine 284 s.l.m). Il progetto,partito con G.Soldati,fu proseguito nel 1610 da A.Vittozzi,primo architetto ducale.La chiesa venne intitolata a Santa Maria. A sua volta, a questo architetto successe  Carlo Castellamonte,che la completò.Molto interessante la forma ottagonale inscritta su una pianta a croce greca. All’interno, la notevole sporgenza degli otto pilastri che sorreggono l’alto tamburo ottagonale, accentua l’effetto chiaroscurale; dal 1802 alla cupola fu sostituita una copertura in muratura, che ridusse notevolmente il verticalismo conferitole dal Vittozzi, sottolineato all’esterno dall’altezza crescente delle aperture.

Basilica di Superga (TO), XVIII secolo - Vedi nostra scheda

Cappella della Sacra Sindone -Torino -XVII sec.

Ha forma circolare ricoperta di marmo nero,con una caratteristica cupola barocca a forma di cono .Fu edificata da G.Guarini tra il 1668 e il 1694 e contiene la Sacra Sindone, il lenzuolo di lino che -secondo la tradizione- avvolse il corpo di Cristo quando venne deposto nel sepolcro e che conservò la sua immagine prodigiosa. La preziosa reliquia divenne di proprietà della famiglia reale dei Savoia nel 1430 e fu poi donata da Umberto I allo Stato Italiano.

Chiesa della SS. Trinità in via Garibaldi a Torino (18°sec.)

 

Real Chiesa di San Lorenzo a Torino (pianta ottagonale), XVIII secolo. Vedi nostra scheda nel sito.

 

Chiesa della Grande Madre a Torino- sec. XIX (1818-1831). Vedi nostra scheda nel sito

 

Chiesa nuova presso il Santuario della Madonna Nera di Oropa, BI (19°secolo) .Vedi nostra scheda nel sito

 

 

Chiesa di San Sebastiano (Milano) XVI secolo,della quale inserisco alcune immagini scattate nel luglio 2005,rimandando all'esauriente documento in pdf  notizie sulla interessante e armonica Basilica.

s.sebastianodue.jpg (19338 byte)s.sebastianoquattro.jpg (17662 byte)

s.sebastianocinque.jpg (19646 byte)s.sebastianosei.jpg (14059 byte)s.sebastianosette.jpg (8370 byte)s.sebastianootto.jpg (35868 byte)(Pellegrino Pellegrini fu Maestro Comacino)

Rotondina-Nerviano.jpg (20171 byte) Rotondina di Nerviano(MI) -XVII Secolo

L'Oratorio dell'Annunciata, comunemente chiamato "Rotondina" per la sua particolare forma rotonda, è stato costruito tra la fine del 1660 e l'inizio del '700, fra molte difficoltà, per proteggere una devota immagine della Madonna Annunciata affrescata su un'icona di muro.  Simile nell'impianto circolare alla milanese rotonda di S. Sebastiano(vedi sopra)e all'Oratorio dell'Immacolata al Sacro Monte di Varese(foto), è espressione di un '600 lombardo che riprende i modelli classici adattandoli alla realtà povera e campestre che la circonda.

Tra il 1972-76 è stato oggetto di importanti restauri, sostenuti dalla generosa raccolta di fondi della popolazione, che l' hanno salvata da un destino di degrado e possibile distruzione, durante i lavori sono stati riportati alla luce gli affreschi preesistenti, un'Annunciazione del pittore Bogani e rimettendo in evidenza la caratteristica scenografia architettonica absidale.

L'origine di Nerviano non è certo;il territorio dove oggi sorge era già abitato in tempi antichissimi, come testimoniano il ritrovamento di tombe romano-cristiane venute alla luce a seguito di scavi condotti nel territorio comunale. (fonte e immagine: http://digilander.libero.it/cainerviano/pagina6.htm

 

Chiesetta di Santa Maria della Rotonda o Santa Maria  del Soccorso a Villanova d'Albenga (SV), Liguria. Situata lungo la strada per Garlenda, fu eretta nel 1520 in stile rinascimentale con pianta centrale ed è affiancata da un tozzo campanile cuspidato. Il diametro interno della chiesa è di 10,40 metri (segnalazione del sig. Fulvio) 

 

cittadicastello01.jpg (25728 byte) Santuario della Madonna del Belvedere-Città di Castello(PG)-XVII sec. (segnalazione della gent.ma sig.ra Vincenza Ciampelli)
Magnifico tempio eretto in forma barocca (1669-1684) da Antonio Gabrielli su disegno di Nicola Barbioni, con facciata preceduta da portico e due campanili cilindrici ai lati della cupola; l'interno è a pianta centrale ed è ornato di grandiosi stucchi barocchi. Dal piazzale, magnifico panorama su Città di Castello e la Val Tiberina. Il convento è annesso al corpo principale del Santuario. Il complesso domina dall’alto la strada statale di Bocca Trebiola, importante via di comunicazione che congiunge la suddetta cittadina alla via consolare Flaminia.Caratteristica è la struttura che ne vede la pianta organizzata a "croce greca".Al termine dei lavori vennero collocate le statue dei Santi tifernati e soprattutto fu accolta l’immagine quattrocentesca in terracotta della Madonna, detta del Belvedere, fulcro della devozione popolare del luogo.Nel 1703 la cappella ove veniva custodito il sacro ritratto fu demolita per riedificarne una nuova, più decorosa della precedente, sotto la guida dell’Architetto Antonio Milli. Gli ultimi decenni del XVIII secolo hanno visto il Santuario sopportare ben due terremoti (1781, 1789) che ne indebolirono le strutture al punto da provocare il crollo della cupola principale. Inoltre, nel 1798, le truppe francesi fecero bottino dei numerosi "ex voto" e delle campane prima di appiccare il fuoco al Santuario stesso.
Soltanto nel 1816 la chiesa venne riconsacrata e riaperta al culto. Dieci anni più tardi furono ultimati i lavori di restauro dei campanili gemelli e ricollocate le campane. Con decreto vescovile del 24 maggio 1856, S.E. Rev.ma Mons. Letterio Turchi istituì la Confraternita del S.S. Sacramento, con l’onere di celebrare la festa nella domenica successiva il Corpus Domini.
L’attuale convento cappuccino è insediato in una delle due ali speculari della chiesa, esattamente quella alla sua sinistra, ed ospita tre Padri della Provincia Umbra. Links(foto e parte del testo): http://www.ofmcappuccini.umbria.it/conventi/provincia/pitconventi15.htm

Chiesa della Madonna della Consolazione -XVII sec.- Castiglion Fiorentino (AR) (segnalata dalla gent.ma sig.ra Vincenza Ciampelli)

Chiesa a pianta ottagonale si presenta oggi  in forme tardo rinascimentali;la sua edificazione, vforse su un edificio preesistente,risale agli inizi del 1600.Il suo progettista potrebbe essere Sangallo il Giovane; all'interno conserva un affresco del Signorelli e un altare in pietra di F.Berrettini.

 

collegiata Umbertide.jpg (15836 byte) umbertide_chiesa.jpg (119374 byte)Santa Maria della Reggia (Collegiata) - Umbertide (PG)-XVI sec. (gradita segnalazione di Vincenza Ciampelli) 
Tempio dedicato alla Beata Vergine Maria o della Reggia (o regghia),il cui nome deriva forse dalla presenza del fiume omonimo.L´originale costruzione di forma ottagonale all´esterno e circolare all´interno misura 22 metri di diametro interno per un´altezza complessiva di 40 metri. L´interno della cupola, dal tamburo alla lanterna, riveste un´area di 689 metri quadri. Il diametro della palla di rame che sovrasta la lanterna è di metri 1,65. La cupola originaria, che manifestò segni di cedimento, fu ricostruita agli inizi dei ´600 e l´impianto primitivo del monumento fu modificato solo parzialmente. All´interno la zona perimetrale è delimitata da un giro di 16 colonne alquanto distaccate dal muro sul quale sono riportate le mostre dei pilastri corrispondenti. Negli intercolumni, in otto grandi aerostili appaiono le arcate a tutto sesto che accolgono gli altari, la tribuna dell´organo e i due portali d´ingresso. La disposizione binata dei colonnato (di ordine toscano, compiuto nel 1632, con funzione strutturale di supporto alla cupola), i cornicioni e le modanature, le nicchie e i chiaroscuri, conferiscono all´ imponente struttura un pregevolissimo movimento di masse e di luce. Le colonne raggiungono nel loro corpo la ragguardevole misura di 9,60 metri. Notevole è il pavimento in cotto policromo del XVII secolo. Il tamburo della cupola è ornato da quattro tele di grandi dimensioni La costruzione, edificata per accogliere un'immagine miracolosa affrescata in unaa cappellina posta nelle vicinanze, fu iniziata nella seconda metà del 1500 dall'architetto cortonese F. Laparelli e ultimata, poi, nel 1663 da altri architetti. Fu consacrata da mons. Giacomo Cingari, vescovo di Gubbio, il 17 ottobre 1751. La chiesa, sormontata da una cupola, ricostruita nel 1647 da Bernardino Sermigni, presenta all'interno un giro di sedici colonne ed un bel pavimento in cotto policromo del XVII sec., nonché alcune tele di particolare pregio tra cui una "Madonna e Santi" del 1578 del Pomarancio (Nicolò Circignani), e di G. Laudati.Testo e foto seguente http://www.umbertide.it/html/turismo.php?ID_Categoria_Turismo=1
Altri links: http://www.medioevoinumbria.it/ita/citta/umbertide.htm; http://www.comune.umbertide.it/pics/colleg1.jpg

 

 La Chiesa (Rotonda) di S. Maria dell'Annunziata - Ariccia (Roma)-XVII sec.

 La chiesa di S. Maria dell’Assunzione fu iniziata nel 1662 e portata a termine dal Bernini nel 1665; sulla facciata domina la grande cupola, mentre all’interno l’abside accoglie l’affresco dell’Assunzione del Borgognone. Sottostante alla piazza vi sono i resti di un antichissimo bosco, fitto di lecci e querce secolari, olmi e castagni, e amato luogo di ispirazione di poeti e scrittori , tanto da portare Stendhal a definirlo “una delle più belle selve del mondo”. 

santuario-S.B..jpg (5709 byte)Chiesa di San Bernardino alle Ossa- Medievale, ha le attuali forme dal 1750- Milano (ottagonale). Vedi nostra scheda (cliccare sulla foto).

 

Buon-Pastore.jpg (13744 byte) Chiesa del Buon Pastore o di S. Maria della Carità, Brescia, XVI -XIX  secolo. Ha forma ottagonale ,costruita nel XVI secolo e ricostruita nel 1640, periodo nel quale si pose sull'altare maggiore barocco, l'immagine della Vergine dei Terragli,Vergine-Nera-Terragli--BS.jpg (32414 byte) (foto gentilmente inviata da Roberto Bicci), dietro alla quale si pensò di erigere una cappella che ricordasse la Santa Casa di Loreto.La Madonna,infatti, è Nera, come nel famoso santuario marchigiano. Venne ancora modificata nella prima metà del XVIII secolo(sculture e pitture in facciata),fino al suo completamento,nel 1825,con la croce messa sopra la cupola.Da notare il pavimento a marmi policromi, che segue una geometria ottagonale,gli ornati,le tele,gli affreschi e gli stucchi,che fanno di questa chiesa una magnifica espressione dello stile Barocco a Brescia.

La Rotonda di Ghisalba (BG)  XIX  sec. clicca

 

della Vita.jpg (168657 byte) SANTA MARIA DELLA VITA- Bologna, XVIII sec. su preesistente edificio

Nel 1260, partendo da Perugia su consiglio di Orlandino Marescotti Podestà di illustre famiglia bolognese, Riniero Barcobini Fasani si diresse verso Bologna con alcuni seguaci, “ispirato”, diceva, a questa missione dalla Vergine.  Arrivato a Bologna e prima di partire per la vicina Modena, alla testa di 20.000 seguaci fondò la Confraternita dei Battuti Bianchi assieme a forze bolognesi: Bonaparte Ghisilieri e Suor Dolce, una terziaria francescana. Organizzò un Ospedale che si dedicasse alla cura ed all’accoglimento di infermi e pellegrini. L’Ospedale e la Confraternita, da una chiesetta dedicata a San Vito e che divenne la Chiesa ufficiale dell’Ospedale, per la fama dei suoi medici e per le molte guarigioni, prese il nome “della Vita”; così nacquero l’Ospedale, la Chiesa e la Confraternita dedicate a Santa Maria “della Vita”. Nel corso dei secoli attorno a questa chiesetta ed al primo piccolo ospedalino crebbe un grandioso Santuario, un famoso ospedale ed un Oratorio per l’Arciconfraternita; tutti nel corso dei secoli si arricchirono di splendide opere d’arte. Con le riforme Napoleoniche, nel 1798, una legge della Repubblica Cisalpina espropriò la Confraternita e unendo altri antichi ospedali, diede luogo all’attuale Ospedale Maggiore che costituisce ancora oggi uno dei principali poli ospedalieri della città. Attualmente, il Santuario e tutte le sue pertinenze, un tempo proprietari dell’Ospedale, sono oggi una proprietà dell’Azienda Sanitaria cittadina.
IL SANTUARIO 
Il Santuario è una Chiesa a pianta ellittica con una imponente cupola alta 52 metri disegnata da Antonio Bibiena. Il progetto della chiesa attuale è del Bergonzoni, del 1692, mentre la cupola fu realizzata soltanto il secolo dopo; la facciata è della fine del secolo scorso.
http://www.ospitedibologna.it/bo%20arte/Italiano/santamaria_i.htm

 
San_Luca_Sergio_Buono0005.jpg (38739 byte)Chiesa di San Luca -Bologna (XVII sec. su preesistente edificio). Il Santuario della Madonna di S. Luca sorge sul Colle della Guardia, a circa 300 m di altitudine (circa 250 di dislivello rispetto alla città). L'attuale costruzione risale alla metà del '700, ma ricopre un insediamento cultuale molto più antico. La pianta ellittica e la splendida posizione panoramica, che domina tutta la pianura padana (nei giorni limpidi non è difficile osservare l'arco alpino) ne fanno una tappa obbligata non solo per i turisti, ma per gli stessi bolognesi che spesso affrontano la salita per fede, per svago e anche per jogging.
La chiesa attuale viene realizzata dal Dotti tra 1723 e 1757 in sostituzione di una precedente chiesa quattrocentesca mentre le due tribune esterne sono concluse dal figlio Giovanni Giacomo nel 1774.

 

Pietà o Sepolcro nella chiesa di Santa Maria del Sepolcro, Vicovaro (RM) La chiesa di Santa Maria del Sepolcro è una chiesa rurale a navata unica, posta lungo la Tiburtina a circa 1 Km dall’abitato di Vicovaro, alla confluenza del fiume Aniene con il torrente Ronci ed ha annesso un Convento dei Francescani del Terzo Ordine ed un ponte medioevale; il gruppo di monumenti è in stato di totale abbandono. Sicuramente chiesa e convento prendono origine da una Cona, lungo la consolare romana che sappiamo custodiva l’immagine della Madonna della Salute (XIV-XV secolo). Le prime prove documentali dell’esistenza del convento sono della prima metà del XVI secolo , ma l’esame delle murature ne conferma l’età sicuramente anteriore . Nel 1652, il complesso è incamerato dal Seminario di Tivoli che alcuni anni dopo lo affida in enfiteusi agli Orsini , dai quali con la vendita del feudo di Vicovaro passa ai Bolognetti cui dobbiamo il restauro e la riorganizzazione della Chiesa nelle fattezze attuali. La chiesa è organizzata in due parti , l’altare maggiore della Madonna delle Grazie e una Cappella , posta di fronte all’entrata con un gruppo in terracotta policroma rappresentante la Deposizione di Cristo al Sepolcro articolato in 8 statue (Cristo, la Vergine, le pie Donne, S. Nicodemo, S. Pietro d’Arimatea, S. Giovanni ) e 2 angeli in terracotta che fungevano da reggilumi . Il gruppo, purtroppo oggi distrutto – è in pezzi proprio nella cappella- è opera di maestranze abruzzesi che lavoravano nella zona; la cappella poggia all’esterno su un nucleo quadrato di calcestruzzo e sui basoli della Valeria, fatti che convalidano l’idea che questo fosse il luogo dell’originaria Cona . Il gruppo della Pietà o Sepolcro e non l’altare maggiore identificò la chiesa per gli abitanti di Vicovaro che da sempre l’ hanno denominata di Santa Maria del Sepolcro con una strana associazione di titoli. Vicovaro è situato sulla Tiburtina Valeria a 45 Km da Roma, ad un’altitudine media dal centro urbano di circa 355 m slm ha con una popolazione di circa 4000 abitanti ed un territorio di 36,12 Kmq . Città di origine equa (Varia) con cinta muraria databile a partire dal IV secolo ac. , poi romana , conserva numerosi resti di età repubblicana ed imperiale a carattere agro-pastorale ( ville rustico-residenziali) . Nell’altomedioevo subì scorrerie dei longobardi (589 e 93) ed in seguito dei saraceni (877) , quindi nel XII secolo risorse a nuova vita allorchè papa Celestino III che ne concedette in feudo le terre alla famiglia Bobone in seguito Orsini che ne furono i signori incontrati per cinque secoli . Nel 1692 il feudo passa ai Cenci -Bolognetti Il centro storico conserva buoni esempi di architettura rinascimentale, come il Tempietto ottagonale di S. Giacomo, la chiesa di San Pietro e il Palazzo Cenci-Bolognetti .SI RINGRAZIA MOLTO STEFANO GUGLIELMI PER LA SEGNALAZIONE.

 

Tempietto Santa Maria della PAce.jpg (58799 byte) Chiesa di Santa Maria della Pace, XVII secolo,  Roccasecca dei Volsci (FR). E' una piccolissima chiesa ora abbandonata che si trova nel territorio di Roccasecca dei Volsci (FR) ma fuori dal paese (località Li Casini). E' un tempietto perfettamente circolare, ora abbandonato a se stesso (segnalazione e foto di Giulio Coluzzi).

 

San'Erasmo-Roccagorga.jpg (17837 byte) Chiesa dei SS.Lorenzo ed Erasmo a Roccagorga (LT)- XVI secolo- La chiesa sorge su un edificio precedente:oggi lo si ammira nella sua forma rinascimentale.Si erge in una piazza circolare, ai due lati opposti della quale si fronteggiano appunto la chiesa e il Palazzo Baronale,i due 'poteri' (spirituale e civico).L'edificio è ripartito a tre navate all'interno,mentre all'esterno ha un involucro circolare (segnalazione e foto di Giulio Coluzzi).L'edificio fu realizzato nel '500 sul luogo dove sorgeva l'antica chiesa di S. Maria (attuale sagrestia). Ristrutturata fra il 1671 ed il 1700 come indica una lapide posta sopra la porta di ingresso della sagrestia dove si apprende che la Chiesa fu costruita, verso la fine del secolo XVII, secondo il volere e a spese di Giovanni Paolo.Altre notizie qui.

San Candido (Bolzano), cappella del Santo Sepolcro (clicca sulla foto per la fonte originale di essa e del testo).Sulle montagne delle Dolomiti, nell’alta val Pusteria, è visitabile un curioso edificio dedicato alla memoria del Santo Sepolcro, nella splendida cornice del paesaggio alpino. L’origine del culto si deve ad un personaggio nativo di San Candido, il locandiere Georg Paprion, che all’inizio del XVII secolo si era recato in pellegrinaggio in Terrasanta. Al suo ritorno in patria aveva portato da Gerusalemme la pianta e il prospetto della chiesa dell’Anastasis, deciso a riprodurre nel suo villaggio una copia del santuario più venerato della cristianità. I lavori erano iniziati verso il 1630, con la costruzione di una prima cappella a pianta circolare, dotata di un tetto a punta, esemplata sul modello di un importante monumento della cristianità alpina, il santuario bavarese di Altötting. La cappella venne detta della Passione perché al suo interno furono collocati dei gruppi scultorei lignei che evocavano la morte del Salvatore: Gesù nell’orto degli Ulivi, la flagellazione, l’incoronazione di spine, la condanna di Pilato e la crocifissione. Le sculture vennero realizzate in legno dipinto dalla bottega dell’artista locale Schranzhofer e rappresentano un ciclo di arte realistica e popolare, che ricorda i sacri monti caratteristici dell’arco alpino occidentale. Più tardi venne aggiunta sul lato opposto la cappella del Santo Sepolcro, formando così una chiesa doppia. Lo spazio sacro rappresenta la resurrezione che segue la passione di Cristo, raffigurata da un’edicola ottagonale su colonne, coperta da un piccola cupola estradossata, che richiama la tomba di Gerusalemme. Sotto l’edicola venne collocata una statua del Salvatore che emerge vittorioso dal sepolcro. La luce piove dall’alto da una lanterna ricavata nel tetto e annuncia ai fedeli l’evento fondante della religione cristiana. Tutto il complesso rappresenta un esempio straordinario di fede popolare dell’età barocca, che riassume in un piccolo santuario il percorso della fede attraverso le immagini sacre. SI RINGRAZIA MOLTO STEFANO GUGLIELMI PER LA SEGNALAZIONE.

 

siracusa.jpg (94888 byte)Santuario della Madonna delle Lacrime, Siracusa -XX sec.

Il Tempio,dalla forma sicuramente singolare,venne  eretto a ricordo dell'evento miracoloso(verificatosi nel 1953 e in seguito ripetutosi)  delle lacrime sgorgate da una effigie in gesso della Vergine Maria in un'umile abitazione nella non lontana via degli Orti.La statuetta era posta al capezzale di due coniugi siracusani. 

Il Santuario è un edificio straordinariamente vasto ed imponente nella sua massiccia struttura di cemento armato (22.000 quintali). La superficie totale è di mq. 4.700, con una capienza di circa 11.000 persone. 

La costruzione a pianta circolare (vanta ben 18 ingressi), dal diametro esterno di 80 metri, accoglie la chiesa inferiore o Cripta , inaugurata nell'agosto del 1968, e la chiesa superiore o Santuario, la cui base è sostenuta da 22 travi di cemento armato con un diametro interno di 71.40 metri.

All'interno della Cripta, al centro, è situato l'altare maggiore, su cui impera il quadretto della Madonnina.

Situate nelle navate laterali, fanno da cornice circolare all'altare maggiore 8 cappelle dedicate a vari Santi.

La chiesa superiore è coperta da 22 enormi costoloni in cemento armato, disposti a raggiera e inframezzati da finestrature. Nella sommità esterna della struttura conica è situata una statua di bronzo della Madonna delle Lacrime,circondata da una aureola ad elementi circolari e a raggiera La pavimentazione dell'immensa navata, ad intarsi di marmi bianco di Carrara, grigio Billieli e nero Tarquinia, riproduce una stella.

Nel Santuario è custodito il Reliquiario, in cui sono conservati alcuni preziosi ricordi del prodigio della Lacrimazione.Il Reliquiario poggia su un piede dalla base ottagonale ed è costituito da 3 piani sovrapposti.

Il Santuario è stato consacrato in occasione della visita a Siracusa (Novembre 1994) del Santo Padre: Papa Giovanni Paolo II.

Durante i lavori di costruzione del Santuario furono scoperti resti archeologici risalenti al IV° e VI° secolo a.c. (fonte: http://users.libero.it/jamas/luoghi
_di_sicilia.htm
)

  ChiesaSacra.jpg (77259 byte) Chiesa della Sacra Famiglia a Canicattì (AG)- XX secolo- La città è un importante centro agricolo della provincia di Agrigento, ha una popolazione di circa 34.000 abitanti ed è posta su una collina. Il Centro Antico ha la forma di un grande anfiteatro, con punti di altitudine compresi tra i 422.07 metri,dove sorge la Chiesa rotonda della Sacra Famiglia ed i 528,17 metri del Convento dello Spirito Santo. La chiesa,come dice la didascalia a corredo della foto, tratta da http://www.solfano.it/canicatti/ChiesaSacra.jpg per gentile concessione,è stata edificata nel Novecento e consacrata nel 1960;è retta dai Padri Vocazionisti.035_Chiesa_Sacra_Famiglia.jpg (77039 byte) Per cortese informazione di A. Messina, che ringrazio, veniamo a sapere che 270 gradi su 360 sono adibiti a Chiesa, il rimanente in sacrestia ed attività varie. I pilastri sono ogni quattro metri lungo la circonferenza.

CattedLaSpeziaEsterno.jpg (26433 byte) Duomo di Cristo Re a La Spezia - XX secolo

Si erge sul colle detto dei Cappuccini, prospiciente il mare, quasi anello di congiunzione tra la città antica e i nuovi quartieri. E' stata progettata nel 1959 dall'arch.Adalberto Libera e realizzata da Cesare Galeazzi,tra il 1971- '75
 La concezione architettonica nasce dalla visione del popolo di Dio riunito intorno a Cristo Re in tanti cerchi che si dilatano.Entrando nella chiesa il motivo circolare si propone con evidenza innanzi tutto nelle panche disposte a raggiera rivolte verso l'altare; nonchè nella disposizione delle 12 colonne che simboleggiano i 12 apostoli. Come gli apostoli sostengono la chiesa, così le 12 colonne sostengono il peso della copertura e della parete perimetrale della cattedrale realizzata in cemento. Per vedere altre immagini:1- 2 - 3 - 4  

 

Chiesa di Cristo Re a Borgo Vodice (frazione di Sabaudia, LT), p.zza dei Caduti. Fa parte del decanato di Terracina e fu eretta nel 1934 al tempo della bonifica della palude Pontina. Ogni anno, in agosto, il paese ospita la tradizionale festa di "Cristo Re". Segnalazione del signor Siro Mazzucco, nativo del posto, che ringraziamo. NEW luglio 2017

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